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IL SINDACO MASSARIS
Amministrazione comunale Massari-Realini
Si può benissimo qualificare così il periodo di 19 anni di gestione amministrativa del comune divenuto autonomo.
Infatti, mentre nel corso degli anni si avvicendarono nella giunta Municipale vari assessori del consiglio comunale, qualche nuovo eletto mantenne sempre la carica di assessore anziano o di vice Mario Vittorio Realini, che con il sindaco Massaris fu più volte rieletto nelle varie competizioni elettorali.
Questo si verificò pure nel 1966 quando ci fu una scissione fra i candidati della lista degli Indipendenti sostenuta da Francesco Gualtieri.
La giunta presieduta da Massaris-Realini ebbe sempre come consigliere ed amico il capomastro Antonio Franzi con la qualifica di giudice conciliatore.
Non poche furono le difficoltà da superare per avviare un'amministrazione comunale Democratica in loco tra le altre quella della sede.
Il vecchio palazzo comunale vicino alla chiesa era da anni occupato dalle scuole elementari per cui si dovette chiedere alla società operaia un locale nello stabile di sua proprietà in piazza Monumento, che per una dozzina d'anni funzionò come sede del Municipio, fino alla costruzione del nuovo edificio scolastico in via Cassi nel 1964.
Sistemate le scuole, la sede comunale venne trasferita nel vecchio municipio di via Manzoni che dal primo gennaio 1928 era stato chiuso dal imposizione fascista, con l'annessione di Saltrio al comune di Viggiù e uniti.
Negli amministratori, però, era sempre vivo il desiderio e il proposito di edificare appena possibile un nuovo edificio comunale moderno e decoroso.
L'amministrazione Massaris- Realini "non ebbe mai pretese di far miracoli ma di impegnarsi nell'ordinaria amministrazione e deve sempre a cuore il bilancio comunale" così si esprimeva in un'intervista il sindaco Massaris.
Alcune delle opere eseguite:
- costruzione del nuovo edificio scolastico 1964
- il primo Lotto dei loculi in cimitero
- allargamento delle vie Cassi, Monterosa, Manzoni
-cubettatura delle vie Cave Manzoni e del sagrato della chiesa, avendo questa concesso il terreno per ampliamento del tratto di strada fiancheggiante Il campanile .
-fognatura illuminazione asfaltatura delle vie interne del paese
- abbattimento del rustico in via Pompeo Marchesi per la formazione della Piazzetta Marinoni
- donazione alla chiesa parrocchiale nel cortile antistante e di un contributo di 2 milioni per le riparazioni più urgenti ciò è stato fatto per sgravare il bilancio comunale dell'onere di questa proprietà passiva e per togliere il Pomo della discordia fra chiesa e comune